Attenzione! Con la pubblicazione del decreto legislativo 16 giugno 2017 “Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 305/2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE.” cambia completamente lo scenario di applicazione del regolamento CPR.
In estrema sintesi, dal 9 agosto 2017, con l’entrata in vigore del documento (che non considera affatto quanto contenuto nella Variante V4 alla Norma CEI 64-8), non saranno più ammessi cavi non CPR. Sono previste multe salatissime e sanzioni penali per costruttori, direttori dei lavori e dell’esecuzione o collaudatori. Rimane una serie di interrogativi irrisolti che applicando la legge non ci consentono di lavorare (tra tutte, non sono disponibili tutti cavi CPR necessari, ad esempio i cavi MT).
fonte: nt24